La produzione del vino come metodo per riappropriarsi del proprio tempo
La produzione del vino si pone in contrapposizione con i ritmi frenetici delle città e della vita odierna. In molti casi si registra il tentativo di riappropriarsi del proprio tempo, ritornando in qualche modo alla vita recuperando vecchie abitudini ormai in disuso.
In quest’ottica si può inserire l’aumento esponenziale del numero di orti in terrazzo o in balcone (per chi non possiede un giardino), ma anche coltivazione di vite al preciso scopo di realizzare una produzione del vino.
Per attuare i metodi di lavorazione del vino non occorre essere un esperto, ma basta conoscere le fasi della produzione, essere appassionati di enologia occupando piacevolmente parte del proprio tempo libero nell’attività di produzione del vino, in grado di offrire alta soddisfazione personale.
Il nostro blog si rivolge appunto a coloro i quali non sono esperti, ma vogliono, tuttavia, cimentarsi nell’apprendimento dello schema su come fare il vino. Per far ciò, non occorre necessariamente possedere un’attrezzatura professionale. Sarà sufficiente dotarsi di mezzi modesti per poter produrre il vino!
Ad esempio in questo negozio online www.agristorecosenza.it , potrai trovare ogni tipo di attrezzatura in riferimento alla produzione del vino, dai piccoli macchinari per piccole cantine ad attrezzi più complessi e professionali per la produzione su una più ampia scala coprendo le intere fasi della produzione del vino.
Cosa occorre per fare il vino in casa?
Per fare il vino è necessario procurarsi la giusta attrezzatura. In merito a questo dipende dalla quantità da produrre e se si ha intenzione di aumentare la produzione in futuro. Di seguito degli esempi di attrezzatura da avere per produrre vino:
Attrezzatura di base per piccole produzioni
- Pigiatrice a mano
- Torchio per Uva da 30 a leva
- Botte in Acciaio Inox con galleggiante a olio da lt. 75
- Mostimetro di babo e un Vinometro
- Tappatrice a Colonna e Tappi a Corona
Qui un esempio di un kit: Visualizza kit attrezzatura di base
Attrezzatura per medie produzioni
- Pigiadiraspatrice Inox
- Torchio per Uva da 50 a leva
- Botte in Acciaio Inox con galleggiante pneumatico da lt. 100
- Mostimetro di babo e Vinometro
- Tappatrice a Colonna e Tappi a Corona
Qui un esempio di un kit: Visualizza kit attrezzatura semiprofessionale
Attrezzatura per grandi produzioni
- Diraspatrice semicentrifuga in Acciaio inox con pompa 35
- Torchio Idraulico da 60
- Botte in acciaio inox con galleggiante pneumatico da lt. 500
- Mostimetro di babo e Vinometro
- Tappatrice Automatica pneumatica e Tappi a Corona
Qui un esempio di un kit: Visualizza kit attrezzatura professionale
Le fasi di produzione del vino
La coltivazione dell’uva:
La produzione di un buon vino inizia nel momento in cui si inizia a coltivare la materia prima, quindi l’uva. È un momento fondamentale per realizzare un vino dalle proprietà organolettiche di primo livello. Le caratteristiche e i procedimenti per questa prima fase cambiano in modo anche significativo in base al territorio, al vitigno e al tipo di vino che si vuole produrre. Si può iniziare ad approfondire l’argomento qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Viticoltura
La raccolta dell’uva, o vendemmia
La raccolta dell’uva si effettua tra agosto e ottobre, in base al tipo di uva e al suo ideale livello di maturazione. Esistono eccezioni come uve utilizzate per vini passiti, per le quali la raccolta può protrarsi anche fino a novembre. È importante evitare di raccogliere l’uva delle ore più calde, e altrettanto fondamentale è il tempo trascorso dal momento della raccolta alla fase successiva della lavorazione. Deve essere il più breve possibile, per evitare che il prodotto raccolto inizi a deteriorarsi.
La pigiatura dell’uva
Sono lontani i tempi in cui la pigiatura dell’uva avveniva in modo manuale, con i contadini che schiacciavano gli acini con i piedi. Oggi la modalità tradizionale è stata sostituita con una pigiatura effettuata con l’ausilio di attrezzature specifiche. L’uva viene schiacciata per estrarne il mosto, che in seguito viene lavorato per eliminare batteri e correggerne il grado di acidità. La pigiatura deve estrarre il mosto senza andare a deteriorare in modo eccessivo la buccia dell’acino. È importante quindi che il livello di pressione applicato sia quello corretto.
La diraspatura
Questa operazione non avviene sempre, ma nel caso in cui l’uva sia molto acida o non sufficientemente matura, è necessario dirasparla. La diraspatura consiste nel separare i raspi e i semi dal prodotto ottenuto con la pigiatura, in modo da diminuire i livelli di acidità.
La vinificazione
Durante questa fase, si lascerà fermentare il mosto ottenuto per una settimana o dieci giorni. Questo intervallo di tempo servirà per fare in modo che lo zucchero contenuto naturalmente nel mosto si trasformi in alcol e anidride carbonica, grazie al processo di fermentazione. Per i vini bianchi, qui è fondamentale separare il succo da tutte le parti solide. Per i vini rossi la fermentazione avviene senza questa separazione. Nella vinificazione dei vini rosati, la rimozione delle parti solide è solo parziale.
La svinatura
Questa fase consiste nel filtrare il vino per chiarificarlo, per poi travasarlo in altri contenitori.
L’affinamento del vino
L’affinamento è conosciuto anche come invecchiamento. I vini bianchi non riposano molto dopo la svinatura, mentre per i vini rossi il riposo può essere lungo anche cinque anni. L’affinamento avviene in botti di diverso materiale, che conferiscono particolari qualità al vino.
L’imbottigliamento
Terminato l’affinamento, il vino viene finalmente imbottigliato. Prima di farlo però è necessario filtrarlo ancora una volta. Infine, prima di procedere all’imbottigliamento vero e proprio ed alla conservazione, il vino dovrà essere deossigenato.