L’Abruzzo vanta una lunga tradizione nella produzione di vini di qualità. Già ai tempi degli antichi abitanti di questa regione, infatti, la coltivazione della vite era una pratica consolidata: i Marsi, i Peligni, i Pretuzzi, i Frentani ed i Marrucci sfruttavano le risorse del territorio per realizzare vini di ottima lavorazione, come racconta Polibio nei suoi scritti. Lo stesso Annibale, accampatosi nei pressi del Mar Adriatico, rifocillava se stesso ed i suoi uomini usando il vino per lavare cavalli e uomini, curandoli da ferite e malattie.
Attualmente molte delle etichette più note dell’Abruzzo hanno ottenuto le certificazioni DOC ed IGT a testimonianza della loro elevata qualità, riconosciuta ormai a livello internazionale. La produzione annua totale è di circa il 37,5% per i vini DOP e l’11,3% per quelli IGP, su un totale di oltre 2.600.000 ettolitri. Insomma numeri da capogiro. Per far conoscere questa eccellenza e per sorvegliarne la qualità è nato anche un apposito Consorzio a Tutela dei Vini d’Abruzzo.
Territorio e vitigni
Gran parte delle qualità dei vini abruzzesi è legata al particolare territorio sul quale crescono le viti. Fra il Mar Adriatico e la catena montuosa dell’Appennino, esso infatti, mostra un’incredibile varietà di microclimi, venti e terreni che contribuiscono alla perfetta maturazione delle uve. Il Gran Sasso e la Maiella formano una vera e propria barriera, impedendo alle correnti umide provenienti dal mare di arrivare nelle aree più interne e realizzando, di fatto, una suddivisione netta fra zone costiera ed entroterra.
In questo contesto vengono coltivati molti vitigni autoctoni sia a bacca bianca che a bacca rossa e fra questi vi sono i notissimi Montepulciano, Passerina, Pecorino, Monsonico, Malvasia, Trebbiano e Cococciola. Su questi terreni, però, hanno trovato le condizioni favorevoli per un perfetto sviluppo anche vitigni non originari della zona come lo Chardonnay, il Sauvignon, il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon ed il Semillon che contribuiscono a creare vini di elevata qualità sia usati in purezza sia uniti ad altre tipologie di uve.
Vini Abruzzesi
Ogni zona di produzione della regione Abruzzo è caratterizzata, quindi, da un terroir particolare che favorisce la crescita di determinati tipi di vitigni. Per questo motivo, nel corso nel tempo, i vari territori e le province si sono specializzate nella produzione di alcuni tipi di vino.
La provincia di Chieti, ad esempio, grazie alla nascita di numerose cooperative sociali che hanno promosso e valorizzato le etichette locali, rappresenta ben l’80% della produzione dell’intera regione; fra questi i migliori sono l’Ortona DOC, il Villamagna DOC, il Tullum DOC, il Trebbiano d’Abruzzo DOC ed il Cerasuolo d’Abruzzo DOC.
A Teramo, che si trova non lontano dal mare, viene realizzato l’unico vino con denominazione DOCG dell’Abruzzo: il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, un rosso intenso, dal tipico sapore secco e vellutato dovuto ad un lungo riposo in botti di legno. Nella provincia di Teramo, poi, vengono realizzati anche vini monovarietali come il Pecorino, la Passerina, il Merlot o lo Chardonnay.
Nelle aree più interne, quelle intorno all’Aquila, i vigneti crescono in zone tipicamente di montagna, in prevalenza alle pendici della Maiella e del Gran Sasso. Il Montepulciano d’Abruzzo DOC ed il Cerasuolo d’Abruzzo DOC trovano qui la loro massima espressione grazie alle forti escursioni termiche che conferiscono ai vitigni corpo e sapore.
A Pescara vi sono delle vere eccellenze locali grazie al constante ed instancabile lavoro di produttori che hanno saputo realizzare dei vini la cui qualità ha conquistato i mercati e le tavole di tutto il mondo. Il Trebbiano d’Abruzzo DOC è l’espressione migliore di questo lungo lavoro.
Ulteriori informazioni sui vini d’Abruzzo potete trovarli su questo sito: https://www.cibarteabruzzo.it/categoria-prodotto/cantinerie/vini/